Prima carriera
Hunyadi è menzionato per la prima volta, probabilmente da bambino, nei diplomi con cui il re Sigismondo trasferì i possedimenti del castello di Hunyad (oggi a Hunedoara, Romania) a uno dei suoi cavalieri, Woyk (o Vajk), che era il padre di Hunyadi. János era di origine valacca (rumena), la sua famiglia era originaria di Hateg, in Transilvania, una regione oggi in Romania.
Secondo l’uso dei nobili ungheresi dell’epoca, János prese il nome della sua famiglia dal suo patrimonio terriero. La donazione reale aveva elevato la famiglia Hunyadi ai ranghi più alti del gruppo minore (non baronale) della nobiltà ungherese. Proprietari di un dominio che comprendeva 40 villaggi, erano considerati benestanti come ma molto al di sotto dei grandi magnati che formavano il consiglio del re ed esercitavano il vero potere nel paese.
Il giovane János seguì la normale carriera della sua classe. Come cavaliere alla guida di truppe fino a 12 guerrieri a cavallo, offriva i suoi servizi ai membri più influenti della classe dirigente. Attraverso l’influenza di Stephan Lazarević, principe dei serbi del nord, e Philippo Scolari, uno dei migliori soldati di Sigismondo, Hunyadi trovò la sua strada verso la corte reale. Poco dopo sposò Erzsébet Szilágyi, figlia di un nobile che si era distinto in azioni militari lungo i confini. Il giovane cavaliere accompagnò il re in Italia e in altri paesi stranieri. A Milano fece la conoscenza del condottiero (capitano di ventura) Francesco Sforza e studiò la nuova arte militare italiana; in seguito studiò le tecniche di guerra sviluppate dagli insorti hussiti in Boemia.
Al suo ritorno in patria, Hunyadi fu considerato il miglior guerriero dell’Ungheria meridionale. Era ancora senza alte cariche, ma comandava da 50 a 100 uomini armati contro la crescente ondata di attacchi turchi. Le sue vittorie, anche se di importanza locale, attirarono ampia attenzione. Con le truppe ottomane che occupavano la Serbia nel 1439, il pericolo di un’invasione diretta dell’Ungheria divenne imminente. Così Hunyadi fu nominato bán (governatore militare) di Severin (ora in Romania), un distretto esposto a continui attacchi. Il suo successo in quel comando gli portò un rapido avanzamento e onori più alti, inclusi doni di proprietà terriere e altre entrate. Fu nominato voivoda (governatore) della Transilvania, conte di Temes (oggi Timiș, Romania), capitano di Belgrado e capo militare dell’intero sistema di difesa dei confini meridionali. Ben presto raggiunse e superò il livello delle vecchie famiglie baronali più ricche. Negli anni seguenti, fu in grado di respingere i turchi non solo dalle terre di confine dell’Ungheria, ma anche dalla vicina Valacchia.
Dopo la morte del re tedesco asburgico Alberto II – che, come genero di Sigismondo, era anche il re d’Ungheria – Kunyadi sostenne l’elezione del giovane re polacco Władysław III (Ulászló I in Ungheria) nella speranza di un sostegno attivo e potente per una crociata contro i turchi.
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