Sono stato svegliato dal suono di pneumatici d’auto stridenti e musica ovattata che suonava in lontananza, sono uscito dal mio letto caldo e comodo e mi sono diretto alla finestra, Il vetro si era ghiacciato, mentre pulivo via la brina, fui accolto dalla bufera di neve appena fuori dalla mia finestra e dal bagliore dei fari di un’auto che passava a tutta velocità davanti a casa mia e nella notte, mentre l’inconfondibile suono dell’ultimo CD di DFG svaniva. Mentre guardavo fuori attraverso la neve spessa, potevo vedere quella che sembrava una persona stesa a terra, ero appena stato svegliato dal suono di un pirata della strada?

Mi misi velocemente le scarpe, presi il mio telefono dal mio comodino, mi misi il cappotto e andai direttamente alla porta di casa. Dopo un paio di respiri profondi, uscii dalla porta e cominciai a dirigermi lungo la strada verso dove ero sicuro di vedere una persona stesa a terra. Lottando attraverso la neve, appena fuori in lontananza, una figura scura venne a fuoco, semplicemente sdraiata lì, divenne chiaro che c’era una persona sdraiata sul lato della strada e cominciai ad accelerare leggermente, lavorando fino ad una lenta corsetta verso dove la persona era sdraiata, ma come mi avvicinai riconobbi chi era sdraiata a terra, lunghi capelli castani, pelle morbida e chiara, un vestito nero con una singola striscia bianca lungo il lato sinistro che l’avevo vista indossare in molte foto, la donna sdraiata a terra… era… mia madre.

In un panico cieco, non sapendo cosa fare, mi misi in ginocchio mentre le lacrime riempivano i miei occhi, la neve fredda mi bombardava il viso, misi la mano in tasca e tirai fuori il mio telefono, lo sbloccai e chiamai il 999… Niente, nessuno squillo, nessuna voce, solo un silenzio tombale, non mi era venuto in mente in quel momento ma non sentivo più nemmeno il vento o le macchine lontane, provai a chiamare i servizi di emergenza una seconda volta e niente,

“Che cos’ha questo telefono?”

Non volendo arrendermi ho provato di nuovo, solo che questa volta potevo sentire qualcosa, sapete quel vecchio tono di chiamata che il vostro computer faceva quando si connetteva a internet nei primi anni 2000, il ronzio e lo stridore come se il vostro computer stesse lottando per elaborare le informazioni, questo è il suono che potevo sentire, dopo un paio di secondi il suono si è semplicemente fermato, e poi ho potuto sentire il mio allarme direttamente nel mio orecchio, spaventandomi a morte e… Svegliandomi da quello che è facilmente il peggior sogno che abbia mai fatto in vita mia.

Al risveglio sono rimasto a letto per un po’ pensando a mia madre, era morta in un incidente stradale quando avevo solo 5 anni, il conducente non è mai stato preso. Sono passati quasi 20 anni da quella notte e ora, penso di avere un modo per poter finalmente rivedere mia madre, non sto parlando di morte o magia nera, no, penso di aver trovato un modo per saltare le dimensioni.

Stavo navigando su internet una notte alla ricerca di qualche nuovo CreepyPasta da ascoltare quando mi sono imbattuto in un canale con un video sul salto dimensionale, incuriosito, ho guardato il video, diceva che le persone su Reddit sostengono di essere in grado di saltare da una dimensione all’altra utilizzando uno dei due metodi noti come “Il metodo dello specchio” e “Il metodo dei due occhiali”, ma la ragazza nel video ha detto di non aver mai provato. Ora, io credo fermamente che ci sono infinite dimensioni là fuori, che in ogni dimensione c’è un’altra versione del mondo come la conosciamo, ma qualsiasi cosa, da un dettaglio minore a tutto ciò che si conosce del mondo, può essere diverso, che da qualche parte là fuori, c’è una dimensione dove mia madre è ancora viva.

Dopo essermi diretto su Reddit ho trovato con relativa facilità la bacheca /r/DimensionalJumping/, una semplice bacheca con il titolo 492 e molti post che andavano da Where Is The Best Place To Try The Glass Method e Questions About Jumps a Feel Like I’m “Home” and It Worked. Proprio in cima alla pagina c’era un post che diceva come saltare tra le dimensioni.

Secondo Reddit, un saltatore deve prendere due bicchieri, uno pieno d’acqua e uno vuoto, poi deve prendere due pezzi di carta, su un pezzo di carta deve scrivere una parola o una frase che riassuma la situazione attuale che vuole cambiare e attaccarla al bicchiere pieno, e sul secondo, deve scrivere una parola o frase che riassuma la sua situazione ideale e attaccarla al bicchiere vuoto. Seduto davanti ai due bicchieri, il saltatore deve poi contemplare come la sua vita è piena della prima situazione, come il primo bicchiere, e come la sua vita è vuota delle situazioni desiderate, come il secondo bicchiere, poi, quando è pronto deve versare l’acqua del primo bicchiere nel secondo mentre ascolta il suono dell’acqua e sente il passaggio dalla dimensione all’altra. Devono poi sedersi e concentrarsi sui bicchieri nel loro nuovo stato per un momento o due prima di bere l’acqua e aspettare che tutti i cambiamenti abbiano luogo.

Così ieri, dopo essere rientrato dal lavoro, ho appeso il cappotto alla porta, mi sono preparato qualcosa da mangiare, e poi mi sono seduto in cucina e ho tentato il “Metodo dei due bicchieri”, ho scritto su un pezzo di carta “Mamma morta” e sull’altro “Mamma viva”, dopo aver tentato il salto, sono andato a letto e ho fatto quel sogno orribile. Ho pensato che forse quello era un segno, o forse ci avevo solo pensato troppo, in ogni caso, niente sembrava diverso questa mattina.

Guardando il mio orologio ho visto che erano le 7:30 e mi resi conto che non avevo alcuna possibilità di arrivare al lavoro in tempo, così decisi di darmi malato, mi alzai dal letto e raccolsi il mio cappotto dal pavimento quando un piccolo grumo di quella che sembrava neve, cadde sul pavimento atterrando in una zona umida dove il mio cappotto era steso,

“Questo è strano, non nevica da mesi,” pensai tra me, abbastanza perplesso, “e avrei giurato di averlo appeso ieri sera”

Mi diressi fuori dalla mia stanza e scesi al telefono di casa per chiamare il mio capo, appesi il cappotto sull’attaccapanni, presi il telefono e cominciai a comporre il numero di lavoro, ma dopo aver composto il numero sentii lo stesso tono di chiamata che avevo sentito nel mio sogno e saltai indietro, lasciando cadere il telefono a terra. Rimasi a fissare il telefono per qualche secondo quando riuscii appena a distinguere una flebile voce dall’altro capo,

“Pronto? … Pronto, c’è qualcuno? … Sto riattaccando il pho…”

“Erm, Ciao Rodger, scusa, il telefono mi è scivolato di mano,” dissi, interrompendo “Sto chiamando solo per dire che non sarò in grado di venire al lavoro questa mattina, sono stato sveglio quasi tutta la notte con una specie di malattia”

“Va bene, grazie per avermelo fatto sapere, chi parla a proposito?” chiese il mio capo

“Sono Alex” risposi

“Alex? Alex chi?”

“Alex Clark, delle vendite”

“Mi dispiace, credo che abbia sbagliato numero”

“No, Rodger, sono io, Alex!”

“Non abbiamo nessuno che lavora qui che si chiami Alex, mi dispiace, comunque devo andare, dobbiamo tenere questa linea di emergenza sempre disponibile”, disse Rodger, riagganciando il telefono.

“Che caz… Rodger mi ha appena licenziato?”. Pensai tra me e me, fissando il telefono, “Che stronzo!”

Iniziai a camminare verso la cucina per prepararmi un caffè e vidi una donna con lunghi capelli castani e un vestito nero con una striscia bianca passare davanti alla porta, fermandomi sul posto,

“Mamma? Dissi con voce tremante, ma non ricevetti risposta.

Quando entrai in cucina non c’era nessuno,

“Dove sei andata?” Dissi ad alta voce, sentendomi un po’ ridicolo a parlare con una stanza vuota, “I miei occhi mi stavano facendo degli scherzi?

Mettendo fuori dalla mia mente mi sono fatto un caffè, mi sono seduto al mio computer e sono entrato nel mio Facebook. A prima vista tutto il mio Facebook sembrava incasinato, a quest’ora del mattino di solito avevo un news feed pieno di storie di Susan, una ragazza al lavoro, che sta sveglia fino a notte fonda condividendo stupidi video di gatti e gli strani meme “La vita è preziosa”, ma niente, come minimo il suo stato troppo felice “Buongiorno ‘booker” dovrebbe essere in cima al mio news feed, voglio dire, non mi sto lamentando, è solo, strano…

Ho deciso di guardare nella mia lista di amici per controllare se mi avesse rimosso, mentre andavo a cliccare sui miei amici ho notato che ero passato da 657 amici a 492, è normale perdere un amico qua e là ma perdere 165 amici durante la notte senza alcuna ragione, è inaudito. Sentivo che non avevo più bisogno di controllare se Susan era lì, perché qualcosa mi diceva che era una dei 165, ma ho cliccato sulla mia lista di amici e ho iniziato a digitare il suo nome nella ricerca comunque… Nessuna sorpresa, nessun risultato.

Ho iniziato a pensare che forse il mio Facebook era stato hackerato, ma nessuno aveva un motivo per hackerarmi, non c’era nulla da guadagnare, per quanto ne so non avevo fatto incazzare nessuno, perché qualcuno avrebbe voluto hackerarmi? Guardando il mio Facebook ho notato alcune altre cose che erano diverse, la mia immagine del profilo era cambiata da una foto di me al lavoro a una di quelle foto schifose della webcam che sembra una foto segnaletica, anche se non ho mai visto quella foto in vita mia, apparentemente mi erano piaciute un sacco di pagine che non ricordo di aver apprezzato e secondo il mio Facebook non ho più lavorato da un lavoro stagionale che ho avuto in dicembre l’anno scorso…

Nulla di tutto ciò aveva senso, gli amici mancanti potevo metterli in conto all’hacking, ma quella sono chiaramente io in quella foto e sembra autentica, e le pagine non erano piaciute da un giorno all’altro, un paio di esse erano solo poche notti fa quando so di essere stato su Facebook, ma certamente non mi piaceva “Pretty Little Liars”… Avevo bisogno di prendere un po’ d’aria fresca.

Mi sono alzata dal computer e sono uscita di casa, scegliendo di camminare lungo il fiume invece di andare in macchina da qualche parte. Arrivato al fiume, mi sono seduto sulla riva del fiume, rilassandomi sotto il sole cocente mentre il caldo mi inghiottiva, alcune anatre nuotavano spensieratamente controcorrente e il suono dell’acqua corrente mi aiutava a rilassare la mente. Improvvisamente, un pensiero mi attraversò la mente,

“Da dove viene quella neve sul mio cappotto? Riflettei,

L’ultima volta che ricordavo di aver visto la neve era… In quel sogno orribile… Poi questa mattina Rodger non aveva la minima idea di chi fossi, Susan non è più nella mia lista di amici e io non sono stato impiegato per quasi 2 anni…

“Che diavolo sta succedendo? Gridai, spaventando le anatre vicine,

Iniziai a sentirmi come se avessi pensato così tanto al salto di dimensione che la mia mente aveva creato l’illusione di aver saltato davvero, avevo tutte queste domande che mi correvano in testa e nessuna risposta a nessuna di esse, mi sentivo come se stessi impazzendo, ma poi ebbi un pensiero,

“E se avesse funzionato?”

Devo scoprirlo, dovevo essere sicuro, dovevo provare a contattare mia madre! Saltai su dalla riva del fiume e corsi più veloce che potevo, fino a casa, e appena in tempo, il cielo era passato da un bel cielo blu a pieno di spesse nuvole grigie e il vento cominciò a salire. Correndo attraverso la porta e sbattendola dietro di me, corsi direttamente dal mio computer ed entrai in Reddit. Ho postato la mia esperienza sul subreddit dei salti di dimensione e ho chiesto consigli, entro 2 minuti, ho ricevuto una risposta, che diceva:

“Torna nella tua dimensione!”

“Beh, grazie mille, amico, ho postato qui per chiedere aiuto e tu sei solo maleducato! Ho risposto,

Non appena ho premuto il pulsante “invia”, la pagina si è aggiornata e sono stato accolto da un altro messaggio,

“Mi sembra che tu abbia avuto un salto di successo, lasciami essere il primo a darti il benvenuto su 492, ma sii prudente, non viene mai niente di buono dal saltare per cercare di resuscitare una persona cara”

In quel momento, la risposta avrebbe potuto dire qualsiasi cosa, ma tutto quello che ho visto è stato “Hai avuto un salto di successo” e immediatamente sono andato su Google per cercare di rintracciare mia madre. Devo aver cercato per ore, il vento fuori dalla mia finestra si era alzato e aveva iniziato a nevicare, andai a prendermi un caffè, accesi il fuoco a carbone e tornai subito a cercare mia madre.

Dopo un’altra ora circa la trovai nell’elenco online, per di più, viveva a soli 10 minuti di macchina da me! Saltai in piedi dalla scrivania del computer, rovesciando il mio sedile, gettai il mio caffè ormai freddo nel fuoco, spegnendolo a metà e corsi fuori dalla porta d’ingresso, prendendo le chiavi della macchina mentre uscivo. A questo punto la neve stava venendo davvero giù, uscendo dalla porta ero immerso nella neve fino alle caviglie, corsi verso la portiera della mia auto quasi strappandola mentre la aprivo.

Sedendomi nella mia macchina, mi presi un momento per prendere in considerazione ciò che stava effettivamente per accadere, dopo tutti questi anni stavo finalmente per incontrare mia madre per la prima volta nella mia vita adulta, a sua insaputa questa sarà la prima volta che la vedo da quando avevo 5 anni, dovevo far finta di niente,

“E se mi rompo? Ho pensato tra me e me, “Come sarà lei? Ho altri fratelli e sorelle in questa dimensione?”

Domanda dopo domanda mi scorreva nella mente, non ce la facevo più, misi la chiave nell’accensione ma la macchina non partiva,

“Maledetto tempo! Ho gridato, colpendo il volante,

Dopo altri 4 tentativi, e quello che sembrava un fumatore ottantenne di 60 anni che aveva un attacco di tosse, la mia auto ha preso vita, il motore ha ruggito, il cruscotto si è illuminato come una casa troppo festosa alla vigilia di Natale, e il suono familiare del mio CD preferito ha iniziato a diffondersi nelle mie casse.

“Fitting,” pensai, quando DFG – Hate That I Miss You arrivò alla radio.

Misi la macchina in moto e mi diressi verso la stazione di servizio, ero a meno di un quarto di serbatoio di benzina e con il modo in cui la mia macchina succhia il carburante sarei stato fortunato ad arrivare a casa di mia madre, figuriamoci a tornare a casa. Il viaggio verso la stazione di servizio sembrava lungo ed estenuante, il tempo sembrava rallentare quando in realtà erano solo 5 minuti di guida. Parcheggiai alla stazione di servizio vicino alla pompa e misi la mano nel salvadanaio dietro la leva del cambio,

“15,23 sterline, ottimo, più che sufficiente”, pensai tra me e me, saltando fuori dalla macchina,

misi 10 sterline nel serbatoio e raccolsi un mazzo di fiori da 5 sterline mentre entravo nella stazione. Dopo aver fatto il mio acquisto, mi precipitai in macchina, mettendo i fiori sul sedile del passeggero e mi diressi dall’altra parte della città verso la casa di mia madre. Mi ci vollero poco meno di 20 minuti per arrivare, quando mi fermai fuori, spensi il motore e mi sedetti a guardare la casa dove viveva mia madre, le luci della finestra in basso a sinistra erano accese e potevo vedere del movimento dietro la tenda,

“Lei è lì dentro” mormorai tra me e me, “Mia madre è viva ed è proprio dall’altra parte di quella porta!”

Raccolsi i fiori dal sedile del passeggero e mi incamminai lungo il sentiero del giardino, aveva un bellissimo giardino, mia madre, cespugli di rose che fiancheggiavano la parte anteriore del giardino, un sentiero che divideva il giardino in due metà con papaveri che correvano lungo ogni lato, un’enorme quercia nella parte sinistra con un’altalena per pneumatici appesa ad essa e un piccolo albero in vaso ai lati della porta, tutto foderato con una bella coltre di neve.

Quando raggiunsi la porta, presi un respiro forte e profondo dell’aria gelida e bussai. Immediatamente potei vedere del movimento dall’altra parte del vetro smerigliato, la figura si stava avvicinando alla porta e poi, si aprì, una donna molto carina, dai capelli biondi rispose alla porta,

“Alex?” disse con aria interrogativa, “Mamma è appena andata a casa tua, perché sei qui?”

“Mamma? Pensai, fissando questa donna in confusione, “Lei è mia sorella?”

“Davvero? Dannazione!” Ho detto, “Ora torno indietro e cerco di raggiungerla”

“Ok, non c’è problema” ha risposto la donna “Sono per lei? Vuoi che li prenda io?” chiese, guardando i fiori,

“No, va bene così, voglio darglieli io stesso” risposi, già a metà del sentiero del giardino,

“Oh, ok, allora ci vediamo” disse la donna

“Ci vediamo stasera quando accompagno la mamma” dissi, saltando nella mia macchina.

Accesi il motore e misi il piede a terra, tornando verso casa mia, quando mia madre sarebbe stata già lì,

“Ho una sorella! Ho detto ad alta voce, “Mia madre è viva e io ho una sorella!”

Iniziai a perdermi nei pensieri, non mi concentravo su nulla se non sul fatto che stavo andando a vedere mia madre, e più tardi, avrei incontrato anche mia sorella, non mi concentrai sul CD che era ricominciato, Non mi concentrai sul vento e la neve che martellavano la mia macchina, non mi concentrai sulla velocità quando stavo facilmente raddoppiando il limite di velocità, e mentre giravo nella mia strada, non mi concentrai sulla donna con il vestito nero, con la striscia bianca, che usciva davanti alla mia macchina.

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