Questa recensione discute i nuovi sviluppi nel trasferimento di energia di risonanza di Förster (FRET) microscopia e la sua applicazione ai recettori cellulari. Il metodo si basa sulla teoria cinetica della FRET, che può essere utilizzata per prevedere la FRET non solo nei dimeri, ma anche negli oligomeri di ordine superiore di fluorofori donatori e accettori. I modelli basati su tali previsioni FRET possono essere adattati agli istogrammi di efficienza FRET osservati (chiamati anche spettrogrammi FRET) e utilizzati per stimare le costanti di legame intracellulari, i valori di energia libera e le stechiometrie. Questi metodi di “spettrometria FRET” sono stati utilizzati per analizzare gli oligomeri formati da vari recettori nelle vie di segnalazione cellulare, ma fino a poco tempo fa tali studi erano limitati ai recettori che risiedono sulla superficie cellulare. Per studiare i complessi che risiedono all’interno della cellula, è stata sviluppata una tecnica chiamata Quantitative Micro-Spectroscopic Imaging (Q-MSI). Q-MSI combina la determinazione della struttura quaternaria da spettrogrammi FRET apparente a livello di pixel con la determinazione delle concentrazioni di donatore e accettore a livello di organello. Questo viene fatto risolvendo e analizzando lo spettro di un terzo marcatore fluorescente, che non partecipa a FRET. La Q-MSI è stata utilizzata per studiare l’interazione di una classe di recettori citoplasmatici che legano l’RNA virale e segnalano una risposta antivirale attraverso complessi formati principalmente sulle membrane mitocondriali. La Q-MSI ha rivelato orientamenti precedentemente sconosciuti dei recettori mitocondriali dell’RNA e l’interazione tra il recettore virale dell’RNA chiamato LGP2 con l’elicasi dell’RNA codificata dal virus dell’epatite. L’importanza biologica di queste nuove osservazioni è discussa.

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