Nabu era adorato dai Babilonesi e dagli Assiri. Nabu guadagnò importanza tra i Babilonesi nel I millennio a.C. quando fu identificato come il figlio del dio Marduk.
Nabu era venerato nella città sorella di Babilonia, Borsippa, da dove la sua statua veniva portata a Babilonia ogni anno nuovo in modo da poter rendere omaggio a suo padre. I simboli di Nabu includevano uno stilo appoggiato su una tavoletta così come una semplice forma di cuneo; il re Nabonido, il cui nome fa riferimento a Nabu, aveva uno scettro reale sormontato dal cuneo di Nabu.:33-34 Tavolette di argilla con particolare abilità calligrafica erano usate come offerte al tempio di Nabu. Sua moglie era la dea accadica Tashmet.
Nabu era il dio patrono degli scribi, dell’alfabetizzazione e della saggezza. Era anche l’inventore della scrittura, uno scriba divino, il dio patrono delle arti razionali e un dio della vegetazione.:33-34 Come dio della scrittura, Nabu inscriveva i destini assegnati agli uomini ed era associato al dio scriba Ninurta. Come oracolo era associato al dio mesopotamico della luna Sin.:33-34
Nabu portava un berretto con le corna e stava con le mani giunte nell’antico gesto del sacerdozio. Cavalcava un drago alato noto come Sirrush che originariamente apparteneva a suo padre Marduk. Nell’astrologia babilonese, Nabu era identificato con il pianeta Mercurio.
Nabu fu venerato continuamente fino al II secolo, quando il cuneiforme divenne un’arte perduta.
Fuori dalla MesopotamiaModifica
Il culto di Nabu si diffuse nell’antico Egitto. Nabu era una delle cinque divinità non egiziane venerate a Elefantina.
Nella Bibbia, Nabu è menzionato come Nebo in Isaia 46:1 e Geremia 48:1.
In epoca ellenistica, Nabu fu talvolta identificato con il greco Apollo come dispensatore di profezie.:71 Come dio della saggezza e messaggero divino associato al pianeta Mercurio, Nabu era collegato al greco Hermes, al romano Mercurio e all’egiziano Thoth.:71