Per informazioni sui metodi più letali di suicidio, un buon punto di partenza sono le statistiche sul numero di suicidi riusciti per metodo (vedi Suicide statistics). C’è anche uno studio molto pubblicato del 19951, dove 291 laici e 10 patologi forensi hanno valutato la letalità, il tempo e l’agonia per 28 metodi di suicidio per 4.117 casi di suicidio completato nella contea di Los Angeles nel periodo 1988-1991.

A loro è stato chiesto di valutare ogni metodo come segue:

  • Lethality: Quanto è probabile che il metodo causi la morte (dove 0% è nessuna possibilità, e 100% è certezza assoluta)

  • Time: Un parere sulla lunghezza del tempo che il metodo richiederà per produrre la morte

  • Agonia: La quantità di dolore e disagio che ci si aspetterebbe dall’uso del particolare metodo (classificato su una scala da 0 a 100 dove 0 è nessun dolore/disturbo e 100 è il massimo dolore/disturbo possibile)

Il risultato dello studio è presentato di seguito, classificato per ordine di letalità dai soli patologi che hanno partecipato allo studio (i profani tendevano a sovrastimare drasticamente la letalità dei metodi).

A chiunque legga questa tabella per identificare un metodo di suicidio adatto si consiglia di leggere attentamente le informazioni sui pericoli dei metodi di suicidio menzionati su questo sito, e di visitare la sezione Aiutatemi, perché statisticamente è molto più probabile farsi male tentando il suicidio che riuscire ad uccidersi (vedi Statistiche sul suicidio per maggiori informazioni).

Rank

Nome del metodo

Lethality (%)

Tempo (min)

Agonia

Fucile alla testa

99.0%

Cyanide

97.0%

Fucile alla testa

97.0%

Fucile al petto

96.4%

Esplosivi

96.4%

Colpito da treno

96.2%

Salto dall’alto

93.4%

Fucile al petto

89.5%

Impiccagione

89.5%

Auto crash

78.5%

Tossine domestiche

77.5%

Dare fuoco a se stessi

76.5%

Incendio della struttura

73.0%

Monossido di carbonio

71.0%

Incidente da camion/auto

70.0%

Elettrocuzione

65.5%

Fucilazione dell’addome

65.0%

Affogamento oceano/lago

63.0%

Stacco del petto

58.5%

Taglio alla gola

51.5%

Overdose di droghe illegali

49.4%

Borsa di plastica sulla testa

23.0%

Vasca per annegare

21.5%

Affogamento piscina

21.5%

Stacco dell’addome

12.5%

Overdose di farmaci da prescrizione

12.3%

Overdose di farmaci senza prescrizione

6.0%

Taglio polsi/braccia/gambe

6.0%

Nello studio, c’erano differenze significative tra i metodi scelti dalle femmine e dai maschi, con i maschi che sceglievano i metodi più letali e più veloci, e le femmine che sceglievano metodi che variavano in letalità, durata e agonia.

Tuttavia, va notato che studi diversi producono risultati diversi sulla letalità di metodi diversi. Per esempio, JJ Card2 ha stimato la letalità del suicidio con armi da fuoco solo al 91,6%, e Farberow e Shneidman3 l’hanno valutata all’84,7%. Il Dipartimento della Salute delle Hawaii (1990) l’aveva ancora più bassa al 73%. Gli stessi studi hanno mostrato che l’efficacia dell’impiccagione varia tra il 77% e l’88%.

Sebbene i singoli studi possano differire in termini di tasso di mortalità reale, sono abbastanza coerenti sul fatto che le armi da fuoco e l’impiccagione sono i due metodi più efficaci. Anche il salto è molto efficace se fatto da un’altezza sufficiente.

Tuttavia, i dati ufficiali non forniscono alcuna informazione dettagliata su come usare un qualsiasi metodo, informazioni sui pro e i contro, dettagli sul probabile dolore di ogni metodo, o le possibili insidie.

Anche il Peaceful Pill Handbook di Nitschke & Stewart4 classifica un certo numero di metodi di suicidio usando il suo test “Reliability & Peacefulness (RP)”, anche se classifica solo i metodi che coinvolgono droghe o asfissia.

In questo sito web, vengono fornite informazioni da una varietà di fonti su una varietà di metodi di suicidio, incentrati su quelli che sono più efficaci o popolari. A seconda del metodo selezionato, si raccomanda ai lettori di questo sito di fare le proprie letture ulteriori.

Fonti

  1. CE Rhyne, DI Templer, LG Brown e NB Peters, “Dimensions of Suicide: Perceptions of Lethality, Time and Agony”, in Suicide and Life-Threatening Behavior, Vol. 25(3), 1995.

  2. JJ Card, “Lethality of suicidal methods and suicide risk: Two distinct concepts”, Omega 5, 1974.

  3. NL Farberow and ES Shneidman, The Cry for Help, 1961.

  4. Dr Phillip Nitschke with Dr Fiona Stewart, The Peaceful Pill eHandbook, revised 10 October 2009.

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