Quindici milioni di anni fa, un pennacchio vulcanico si sprigionò attraverso una crepa nel fondo dell’oceano e si fece strada verso l’alto per diventare una massa terrestre sopra l’acqua. Per i successivi dodici milioni di anni, e ancora oggi, l’attività sismica ha modellato e rimodellato il piccolo paese insulare vicino all’arco più alto della Terra.

Milacentoquarantuno anni fa, quella massa terrestre divenne il paese dell’Islanda, il nome datogli da Ingólfur Arnarsson, l’uomo che gli storici sostengono abbia fondato il primo insediamento permanente nella terra del fuoco e del ghiaccio. Dal suo inizio mondano e politico nell’874 al 930, arrivarono altri coloni, determinati a fare dell’Islanda la loro casa. Erano vichinghi provenienti dalla Danimarca e dalla Norvegia. Ancora oggi, il sessanta per cento della popolazione totale di 330.000 islandesi è di origine nordica. Il trentaquattro per cento è di origine celtica. Si crede che i monaci scozzesi siano arrivati in Islanda prima dell’insediamento dei vichinghi, quindi la connessione iniziale con l’attuale patrimonio celtico. Gli storici generalmente credono che i celti siano stati immigrati in Islanda come schiavi nei primi anni, essendo stati devastati dalle incursioni vichinghe in Scozia e Irlanda.

Sul totale della popolazione islandese, solo il sei per cento non può rivendicare l’eredità nordica o celtica. Gli islandesi nativi possono far risalire le loro origini nel registro nazionale a diverse centinaia di anni fa. Ancora oggi, durante le chiacchiere, la gente tira fuori nomi antichi, come se i vecchi vichinghi fossero ancora in giro.

Per diversi secoli, la Danimarca governò l’Islanda, poi la Norvegia ne prese possesso nel XV secolo, e poi la Danimarca riprese il suo dominio, che mantenne per secoli. L’Islanda non ha riconquistato la sua indipendenza fino al 1944.

In generale, e in linea con la loro eredità vichinga, gli islandesi sono un popolo resistente e sicuro di sé, con un desiderio dilagante di vivere, imparare, condividere e sopravvivere. Sono un popolo che ha dato al mondo il suo primo governo parlamentare, e che ha dato al mondo le saghe islandesi, uno stile di letteratura e narrazione che è responsabile dei moderni film e libri fantasy ed eroici.

Ma anche se gli islandesi prendono molto seriamente la loro antica eredità, sono concentrati verso il futuro, sperimentando modi sicuri e sostenibili in cui il mondo può risolvere la sua crisi energetica. Una parte significativa dell’Islanda è alimentata da fonti geotermiche, il metodo più pulito ed efficiente di generare elettricità sulla Terra. Trasformandosi nel corso dei secoli da predoni, saccheggiatori e depredatori, gli islandesi sono diventati un popolo senza esercito permanente, con una conoscenza della tecnologia superiore alla media e il desiderio di mettere l’istruzione in cima alle loro priorità sociali.

L’Islanda è considerata il paese più alfabetizzato e istruito del mondo. Sono anche spesso considerati tra le persone più felici del pianeta.

Ma non fate errori, un vichingo una volta è sempre un vichingo; bisogna esserlo per godersi la vita in un mondo coperto dai ghiacciai e scosso dai vulcani.

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