Questa rassegna si è concentrata sulle caratteristiche caratteriali del disturbo dissociativo di identità (DID), estendendo il dibattito “stato contro tratto” al regno dei disturbi dissociativi. Sono state presentate diverse teorie che descrivono il DID come una variante del, su un continuum con, o in comorbidità con i disturbi narcisistici e borderline di personalità. Si ipotizza poi che la DID sia meglio considerata un’entità caratteriologica distinta. Vengono proposte due teorie che descrivono un disturbo di personalità la cui difesa predominante è la dissociazione. Il modello più sviluppato che forse ha più valore esplicativo è il “carattere dissociativo”. In questo schema, il DID sarebbe considerato un carattere dissociativo di livello inferiore, che utilizza forme primitive di dissociazione in cui la scissione è potenziata da uno stato di coscienza alterato difensivo autoipnotico. Questi stati alterati hanno origine in risposta alla sovrastimolazione di un trauma esterno, ma vengono riattivati al servizio dei conflitti intrapsichici qui e ora. Il riconoscimento di questa doppia qualità della dissociazione sembra utile nel trattamento psicodinamico, che permette l’analisi della difesa e l’analisi del contenuto di questi stati. La natura del contenuto di ciò che è “in dissociazione” sembra avere una qualità onirica che può corrispondere a traumi precedenti ma anche essere soggetta a qualche revisione secondaria. Ci sono prove cliniche che suggeriscono che il “lavoro onirico” dell’Io è operativo sia nella rappresentazione di un sé separato nei sogni che nelle alter personalità. Un’altra influenza organizzativa che contribuisce alle identità apparentemente separate è quella della sessualità perversa. Sembra che un certo numero di percorsi sessuali dissociati possano essere seguiti nello stesso individuo, che incapsulano aggressività, trauma infantile, ansia e senso di sé. Quando questa struttura psichica estremamente complessa ha successo, può allora liberare un po’ di ego per procedere con aspetti di sviluppo sano.

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