Introdotta nel XVIII secolo, la disarticolazione dell’anca era considerata una delle operazioni più radicali eseguite per traumi o malattie dell’arto inferiore. L’alta morbilità e mortalità ad essa associata ha fatto sì che fosse una procedura eseguita raramente. È una fortuna che rimanga estremamente rara fino ad oggi. Da quando è stata descritta la prima disarticolazione dell’anca riuscita, si sono verificati numerosi progressi importanti. L’assistenza medica generale è migliorata notevolmente e lo sviluppo dell’anestesia, degli analgesici, degli antibiotici e delle trasfusioni di sangue ha portato a una grande diminuzione della morbilità associata a questa drammatica operazione. Questa rassegna sulla storia della disarticolazione dell’anca delinea l’evoluzione chirurgica dell’operazione, le indicazioni per il suo utilizzo e le tecniche utilizzate. Si basa sulle prime esperienze e sulle tecniche preferite dai chirurghi del XIX secolo, con alcune discussioni sui metodi impiegati per ridurre l’emorragia intraoperatoria. L’ulteriore sviluppo delle tecniche nel 20° secolo è anche descritto insieme alla discussione sull’evoluzione dell’amputazione del quarto posteriore.