By Reuters Staff
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HARARE (Reuters) – La Corte suprema dello Zimbabwe martedì ha dichiarato illegittima la leadership di Nelson Chamisa della principale opposizione MDC e ha ordinato di tenere un’elezione per sostituirlo entro tre mesi, potenzialmente indebolendo un movimento già fratturato.
Il vice di Chamisa ha respinto la sentenza e ha detto che è un tentativo del governo di usurpare il partito.
Chamisa, 42 anni, ha perso per poco il voto presidenziale del 2018 contro Emmerson Mnangagwa. Ha accusato Mnangagwa di aver truccato il voto e non riconosce la sua presidenza.
Ha rifiutato di unirsi ai colloqui politici con il presidente sulla crisi economica del paese e sui modi per risolvere le intrattabili controversie politiche derivanti da quelle elezioni in assenza di un mediatore straniero.
La causa contro Chamisa è stata intentata da un membro di una fazione rivale del suo MDC (Movimento per il cambiamento democratico). Il tribunale ha detto che il processo che ha reso Chamisa presidente ad interim del partito dopo la morte di Morgan Tsvangirai nel febbraio 2018 era illegale e quindi nullo.
La polizia aveva già sigillato la sede del MDC ad Harare per impedire ai dirigenti di Chamisa di entrare nell’edificio.
La sentenza potrebbe aprire la porta al rivale di Chamisa, Thokozani Khupe, che guida la fazione rivale più piccola del MDC e ha cercato di assumere la leadership del più grande movimento MDC.
Ma gli analisti politici hanno detto che la sentenza potrebbe essere accademica, con Chamisa che gode ancora del sostegno popolare dei membri di base dell’MDC che lo hanno eletto, senza opposizione, come loro leader permanente in un congresso lo scorso anno.
“La mia posizione è che noi come MDC abbiamo tenuto il nostro congresso nel maggio 2019. Nelson Chamisa è il nostro presidente e il nostro prossimo congresso è il 2024. Punto e basta”, ha detto ai giornalisti il vice presidente dell’MDC Tendai Biti.
“Il governo sta cercando di usurpare il nostro partito”
I sostenitori di Chamisa accusano il partito dominante ZANU-PF di usare i tribunali per castrare l’MDC e costringerlo ad accettare Mnangagwa come legittimamente eletto.
La sentenza di martedì segue una sentenza simile di un tribunale inferiore dello scorso anno, quando Chamisa era a capo del partito. Chamisa ha fatto appello contro quella sentenza. Dovrebbe sollevare questioni costituzionali con la Corte costituzionale per appellarsi contro questa sentenza.
Reportage di MacDonald Dzirutwe; Editing di Alison Williams
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