Josiah Wedgwood, (battezzato il 12 luglio 1730, Burslem, Staffordshire, Eng.-morto il 3 gennaio. 3, 1795, Etruria, Staffordshire), designer e produttore inglese di ceramiche, eccezionale nel suo approccio scientifico alla produzione di ceramiche e noto per le sue ricerche esaustive sui materiali, lo spiegamento logico del lavoro e il senso dell’organizzazione aziendale.
Il figlio più giovane del vasaio Thomas Wedgwood, Josiah proveniva da una famiglia i cui membri erano stati vasai dal XVII secolo. Dopo la morte del padre nel 1739, lavorò nell’azienda di famiglia a Churchyard Works, Burslem, diventando eccezionalmente abile al tornio e, nel 1744, apprendista del fratello maggiore Thomas. Un attacco di vaiolo limitò seriamente il suo lavoro; la malattia colpì in seguito la sua gamba destra, che fu poi amputata. La conseguente inattività, tuttavia, gli permise di leggere, ricercare e sperimentare nel suo mestiere. Dopo che Thomas rifiutò la sua proposta di collaborazione intorno al 1749, Josiah, dopo una breve collaborazione (1752-53) con John Harrison a Stoke-upon-Trent, Staffordshire, si unì nel 1754 con Thomas Whieldon di Fenton Low, Staffordshire, probabilmente il principale vasaio del suo tempo. Questo divenne un partenariato fruttuoso, permettendo a Wedgwood di diventare un maestro delle tecniche di ceramica corrente. Iniziò quindi quello che chiamava il suo “libro degli esperimenti”, una fonte inestimabile sulla ceramica dello Staffordshire.
Dopo aver inventato lo smalto verde migliorato, ancora oggi popolare, Wedgwood terminò la sua collaborazione con Whieldon e si mise in proprio a Burslem, prima nella fabbrica di Ivy House, dove perfezionò la terracotta color crema che, a causa del patrocinio della regina Charlotte nel 1765, fu chiamata Queen’s ware. Ben rifinito e pulito nell’aspetto con una decorazione semplice, il Queen’s ware divenne, in virtù del suo materiale durevole e delle sue forme utili, la ceramica domestica standard e godette di un mercato mondiale.
In una delle sue frequenti visite a Liverpool, incontrò il mercante Thomas Bentley nel 1762. Poiché la sua impresa si era estesa dalle isole britanniche al continente, Wedgwood estese la sua attività alla vicina fabbrica Brick House (o Bell Works). Nel 1768 Bentley divenne suo socio nella fabbricazione di oggetti ornamentali che erano principalmente gres non smaltati di vari colori, formati e decorati nello stile popolare del Neoclassicismo, al quale Josiah diede grande impulso. I principali di questi prodotti erano i basalti neri, che con l’aggiunta di pittura a encausto rosso potevano essere usati per imitare i vasi greci a figure rosse; e il diaspro, un corpo vitreo a grana fine che risulta dall’alta cottura di pasta contenente solfato di bario (cauk). Per i suoi vasi ornamentali, Wedgwood costruì una fabbrica chiamata Etruria, nella quale fu trasferita anche la fabbricazione di oggetti utili verso il 1771-73 (lì i suoi discendenti portarono avanti l’attività fino al 1940, quando la fabbrica fu trasferita a Barlaston, Staffordshire). L’artista più famoso che impiegò all’Etruria fu lo scultore John Flaxman, di cui tradusse in diaspro i ritratti in cera e altre figure in rilievo.
I risultati di Wedgwood furono enormi e diversificati. I suoi articoli piacquero particolarmente alla nascente classe borghese europea, e le fabbriche di porcellana e maiolica soffrirono gravemente della concorrenza con lui. Le fabbriche sopravvissute passarono alla produzione di creme (chiamate sul continente faience fine o faience anglaise), e l’uso dello smalto di stagno diminuì. Anche le grandi fabbriche di Sèvres, in Francia, e di Meissen, in Germania, risentirono del loro commercio. I Jasperwares furono imitati in porcellana biscuit a Sèvres, e Meissen produsse una versione smaltata chiamata Wedgwoodarbeit. La prova della popolarità del creamware di Wedgwood si trova nel gigantesco servizio di 952 pezzi fatto nel 1774 per l’imperatrice Caterina la Grande di Russia. All’introduzione del diaspro nel 1775 seguirono altri prodotti: il rosso antico, la canna, il drab, il cioccolato e l’oliva, creati con l’aggiunta di ossidi coloranti. Ogni tipo di forma e funzione Wedgwood ha esplorato. La sua invenzione del pirometro, uno strumento per misurare le alte temperature (indispensabile per misurare il calore dei forni per le cotture), gli valse la nomina a membro della Royal Society. Tra i molti brillanti scienziati con cui fu amico o collaborò c’era Erasmus Darwin, che lo incoraggiò a investire in motori a vapore; così, nel 1782 Etruria fu la prima fabbrica a installare un tale motore.
La figlia di Wedgwood, Susannah, fu la madre di Charles Darwin.