John Fitch, (nato il 21 gennaio 1743, Windsor, Connecticut, Stati Uniti – morto il 2 luglio 1798, Bardstown, Kentucky), pioniere del trasporto navale a vapore americano che produsse imbarcazioni a vapore funzionanti prima di Robert Fulton.
Fitch servì nella rivoluzione americana (1775-83) e successivamente rilevò terreni lungo il fiume Ohio. Stabilitosi nella contea di Bucks, in Pennsylvania, nel 1785, si interessò alla costruzione di navi a vapore. Cercò, senza riuscirci, di ottenere sovvenzioni dal Congresso Continentale, ma in seguito riuscì a ricevere dal New Jersey, dalla Pennsylvania, da New York e dal Delaware i diritti esclusivi per la costruzione e la gestione di battelli a vapore sulle loro acque. Sostenuto da finanziatori di Filadelfia, costruì un’imbarcazione di 45 piedi (14 metri) che ebbe una prova di successo sul fiume Delaware il 22 agosto 1787, davanti a un gruppo di delegati alla Convenzione costituzionale. Poi costruì un battello a vapore più grande per trasportare passeggeri e merci. Spinto da ruote a pale, fece viaggi ben pubblicizzati e regolarmente programmati tra Filadelfia e Burlington, New Jersey. Dopo una battaglia con James Rumsey per le rivendicazioni dell’invenzione, Fitch ottenne un brevetto statunitense per i battelli a vapore il 26 agosto 1791, e un brevetto francese lo stesso anno.
Fitch iniziò la costruzione di un altro battello a vapore, ma la sua perdita in una tempesta scoraggiò i suoi finanziatori. Andò in Francia nel 1793 nel tentativo di interessare il governo alla navigazione a vapore, ma fallì. Tornato negli Stati Uniti depresso e in cattive condizioni di salute, morì pochi anni dopo. Anche se le sue navi erano affidabili, Fitch ignorò i costi di costruzione e di funzionamento e quindi non riuscì a dimostrare il valore economico della propulsione a vapore. Di conseguenza, la potenza del vapore fu usata con parsimonia dopo la sua morte, e Robert Fulton, che non varò una barca fino a dopo la morte di Fitch, ricevette più credito per aver dato origine a questo tipo di trasporto.