John Dee, (nato il 13 luglio 1527 a Londra, Inghilterra – morto nel dicembre 1608 a Mortlake, Surrey), matematico inglese, filosofo naturale e studente dell’occulto.

Dee entrò al St. John’s College di Cambridge nel 1542, dove conseguì una laurea (1545) e un master (1548); fu anche nominato fellow del Trinity College di Cambridge, alla sua fondazione nel 1546. Dee approfondì i suoi studi scientifici sul continente con una breve visita nel 1547 e poi un soggiorno più lungo dal 1548 al 1551 (entrambe le volte nei Paesi Bassi) sotto i matematici-cartografi Pedro Nuñez, Gemma Frisius, Abraham Ortelius e Gerardus Mercator, così come attraverso i suoi studi personali a Parigi e altrove. Dee rifiutò una cattedra di matematica all’Università di Parigi nel 1551 e una posizione simile all’Università di Oxford nel 1554, apparentemente nella speranza di ottenere una posizione ufficiale presso la corona inglese.

Dopo il suo ritorno in Inghilterra, Dee si legò alla corte reale, offrendo istruzione nelle scienze matematiche sia ai cortigiani che ai navigatori. Servì anche come consulente e astrologo, tra gli altri, della regina Maria I. Quest’ultima attività lo fece finire in prigione nel 1555 con l’accusa di essere un prestigiatore, ma fu presto rilasciato. In seguito all’ascesa al trono di Elisabetta I nel 1558, Dee divenne consigliere scientifico e medico della regina, e dalla metà degli anni 1560 si stabilì a Mortlake, vicino a Londra. Lì costruì un laboratorio e accumulò la più grande biblioteca privata in Inghilterra a quel tempo, che si diceva contasse più di 4.000 libri e manoscritti. Fu tanto generoso nel rendere la sua biblioteca accessibile agli studiosi quanto nell’assistere i numerosi professionisti che chiedevano consigli.

Dee fu intimamente coinvolto nel porre le basi per diversi viaggi di esplorazione inglesi, istruendo capitani e piloti nei principi della navigazione matematica, preparando mappe per il loro uso e fornendo loro vari strumenti di navigazione. È associato più strettamente alle spedizioni in Canada condotte da Sir Martin Frobisher nel 1576-78 e alle discussioni del 1683 riguardanti una ricerca proposta, ma mai commissionata, del Passaggio a Nord-Ovest. Fu altrettanto attivo nel sostenere pubblicamente un impero britannico in General and Rare Memorials Pertayning to the Perfect Arte of Navigation (1577). Nel 1582 Dee raccomandò anche che l’Inghilterra adottasse il calendario gregoriano, ma a quel tempo la chiesa anglicana si rifiutò di abbracciare una tale innovazione “papale”.

Abbonati a Britannica Premium e accedi a contenuti esclusivi. Abbonati ora

Gli interessi scientifici di Dee erano molto più ampi di quanto il suo coinvolgimento nell’esplorazione inglese possa suggerire. Nel 1558 pubblicò i Propaedeumata Aphoristica (“Un’introduzione aforistica”), che presentava le sue opinioni sulla filosofia naturale e l’astrologia. Dee continuò a discutere le sue opinioni occulte nel 1564 con la Monas hieroglyphica (La Monade geroglifica, Monas hieroglyphica), in cui offriva un singolo simbolo matematico-magico come chiave per sbloccare l’unità della natura. Oltre a curare la prima traduzione inglese degli Elementi di Euclide (1570), Dee aggiunse un’influente prefazione che offriva un potente manifesto sulla dignità e utilità delle scienze matematiche. Inoltre, con la stessa passione con cui credeva nell’utilità della matematica per le questioni mondane, Dee espresse la convinzione del potere occulto della matematica di rivelare i misteri divini.

Perché forse frustrato dal suo fallimento nell’arrivare a una comprensione completa della conoscenza naturale, Dee cercò l’assistenza divina cercando di conversare con gli angeli. Lui e il suo medium, il contraffattore condannato Edward Kelley, tennero numerose sedute spiritiche sia in Inghilterra che sul continente, dove i due viaggiarono insieme – principalmente in Polonia e in Boemia (ora Repubblica Ceca) – tra il 1583 e il 1589. A detta di tutti, Dee era sincero, il che è più di quanto si possa dire di Kelley, che potrebbe averlo ingannato.

Al ritorno di Dee in Inghilterra, i suoi amici raccolsero denaro per lui e intercedettero a suo favore presso la regina Elisabetta. Anche se lei lo nominò direttore del Manchester College nel 1596, gli ultimi anni di Dee furono segnati dalla povertà e dall’isolamento. Per molto tempo si è detto che fosse morto a Mortlake nel dicembre 1608 e che fosse stato sepolto nella chiesa anglicana del luogo, ma ci sono prove che la sua morte avvenne nel marzo successivo nella casa londinese del suo conoscente (e possibile esecutore testamentario) John Pontois.

E’ quasi certo che William Shakespeare (1564-1616) abbia modellato il personaggio di Prospero nella Tempesta (1611) sulla carriera di John Dee, il mago elisabettiano.

Si tratta di un personaggio di cui si è già parlato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.