James B. Weaver, (nato il 12 giugno 1833 a Dayton, Ohio, U.S.-morto il 6 febbraio 1912 a Des Moines, Iowa), politico americano che propendeva per il radicalismo agrario; si candidò due volte senza successo alla presidenza degli Stati Uniti, come candidato dei Verdi-Lavoratori (1880) e come candidato populista (1892).

Ammesso all’ordine degli avvocati nel 1856, Weaver esercitò la professione legale a Des Moines, Iowa. Per due volte si candidò senza successo alla presidenza degli Stati Uniti, come candidato dei Greenback-Labor (1880) e come candidato dei Populisti (1892).

Ammesso alla professione di avvocato nel 1856, Weaver esercitò la professione a Bloomfield, Iowa, ed entrò in politica, cambiando successivamente affiliazione da Democratico a Free-Soiler a Repubblicano. Servì con distinzione nella guerra civile (1861-65), arruolandosi come soldato semplice nell’esercito dell’Unione e salendo di grado fino a quando fu congedato con il grado di generale di brigata. Dopo la guerra si inimicò i leader repubblicani dell’Iowa per il suo temperamento riformista, il suo proibizionismo di ispirazione metodista, la critica alle ferrovie e la difesa del denaro facile. Privato della nomination repubblicana per il Congresso (1874) e per il governatore (1875), Weaver si spostò gradualmente nel Greenback-Labor Party, che sosteneva la continua ampia circolazione della carta moneta. Come Greenbacker servì sei anni nella Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti (1879-81, 1885-89), anche se fu sconfitto per quella carica nel 1882 e per la presidenza nel 1880.

Negli anni 1880 Weaver ebbe un ruolo di primo piano nell’evoluzione del People’s Party (vedi Movimento Populista), che era succeduto alle Alleanze degli agricoltori come principale sostenitore del denaro morbido dopo che il Greenback-Labor Party si era dissolto. Fu la scelta naturale del partito per la presidenza nel 1892, quando il suo aspetto patriarcale e la sua presenza imponente lo aiutarono a vincere più di 1.000.000 di voti popolari e 22 voti elettorali.

Nel 1896 Weaver esercitò la sua influenza per dare la nomination presidenziale populista a William Jennings Bryan, il candidato democratico. La fusione dei Populisti con i Democratici segnò l’effettiva dissoluzione del Partito Populista e il tramonto della carriera politica di Weaver. Ha servito come sindaco di una piccola città dell’Iowa e come storico locale nei suoi ultimi anni.

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