Juan Ramón Jiménez (1881-1958) apparteneva a quel gruppo di scrittori che, dopo la perdita delle colonie spagnole a favore degli Stati Uniti (1898), mise in scena una ripresa letteraria. Il leader di questo gruppo di modernisti, come si definivano, Rubén Darío, aiutò Juan Ramón a pubblicare Almas de violeta, 1900, il suo primo volume di poesia. Gli anni tra il 1905 e il 1912 Ramón Jiménez li trascorse nella sua città natale, Moguer, dove scrisse Elejías puras (Elegie pure), 1908, La soledad sonora (Solitudine sonora), 1911, e Poemas mágicos y dolientes (Poesie magiche di dolore), 1911. La sua prima poesia fu influenzata dal Romanticismo tedesco e dal Simbolismo francese. È fortemente visiva e dominata dai colori giallo e verde. Il suo stile successivo, deciso, formalmente ascetico e dominato dal bianco, emerge nella prosa poetica del delicato Platero y yo (Platero e io), 1914, ed è pienamente sviluppato in Diario de un poeta recién casado (Diario di un poeta appena sposato), 1917, scritto durante un viaggio negli Stati Uniti, così come in Eternidades (Eternità), 1918, Piedra y cielo (Pietra e cielo), 1919, Poesía (Poesia), 1923, e Belleza (Bellezza), 1923. Negli anni venti, Ramón Jiménez divenne il maestro riconosciuto della nuova generazione di poeti. Fu attivo come critico e come editore di riviste letterarie. Nel 1930 si ritirò a Siviglia per dedicarsi alla revisione delle sue opere precedenti. Sei anni dopo, a causa della guerra civile spagnola, lasciò la Spagna per Porto Rico e Cuba. Rimase a Cuba per tre anni e, nel 1939, andò negli Stati Uniti, che divenne la sua residenza fino al 1951, quando si trasferì definitivamente a Porto Rico. Durante questi anni Juan Ramón insegnò in varie università e pubblicò Españoles de tres mundos (Spagnoli di tre mondi), 1942, un libro di ritratti in prosa, e diverse raccolte di poesie, tra cui Voces de mi copla (Voci della mia canzone), 1945, e Animal de fondo (Animale di profondità). Quest’ultimo libro, forse il suo migliore, rivela chiaramente le preoccupazioni religiose che riempirono gli ultimi anni della vita del poeta. Selezioni della maggior parte delle sue opere sono state pubblicate in traduzione inglese in Selected Writings of Juan Ramón Jiménez e Three Hundred Poems, 1903-1953. Ramón Jiménez morì a Porto Rico nel 1958.