Una domenica gioiosa. La terza domenica di Avvento è anche conosciuta come Domenica Gaudete. La parola “gaudete” deriva dalle parole latine “gaudium”, gioia, e “gaudeo”, gioire o essere felici. La domenica di Gaudete ricorre da otto a tredici giorni prima di Natale, e la vicinanza della festa è motivo di grande gioia.
“La rosa, un simbolo di gioia”. St. James Catholic Church, Dawson, Minnesota.
Il termine “Gaudete”. Gaudete è tratto dall’Antifona d’Ingresso: “Rallegratevi nel Signore sempre; di nuovo dico, rallegratevi. Il Signore infatti è vicino” (parafrasi, Fil 4,4-5). L’Avvento è un tempo di gioiosa attesa e di impaziente preparazione alla solennità del Natale.
Molteplici motivi di gioia. C’è gioia nel guardare avanti alla celebrazione annuale del Natale, ma c’è anche gioia nel ricordare la nascita di Gesù nel primo Natale. La gioia è accresciuta perché è nato per salvarci dai nostri peccati (Mt 1,21b). La gioia si estende anche all’anticipazione della Seconda Venuta, sia alla fine della vita fisica che alla fine del mondo, il momento in cui ai credenti sarà data la corona di giustizia (2 Tm 4,8) e un posto nella casa del Padre (Gv 14,2) per abitare con Dio e i suoi angeli e santi per tutta l’eternità.
Un colore gioioso. Il rosa rappresenta la gioia e può essere usato come colore liturgico per la Domenica di Gaudete. Il viola rimane il colore ufficiale per il periodo dell’Avvento, compresa la terza domenica, perché tutto l’Avvento ha un tono penitenziale, un tempo per essere assolti dal peccato ed essere in stato di grazia per il Natale. La Domenica Gaudete offre una breve tregua per concentrarsi sull’edificante, imminente celebrazione gioiosa della Natività.
Ornamenti gioiosi. Il sacerdote può indossare una casula di rose e il diacono può indossare una dalmatica di rose. Le decorazioni della chiesa possono includere rose o altri fiori, una tovaglia d’altare colorata di rosa, un drappeggio sul pulpito o sull’ambone, il velo del calice, la tenda del tabernacolo o le tappezzerie. La terza candela della corona d’Avvento è rosa.
Preghiere gioiose. Le preghiere del Messale Romano della terza domenica di Avvento trasmettono un messaggio gioioso. L’immediatezza del Natale è affrontata nella Colletta: “O Dio, che vedi come il tuo popolo attende fedelmente la festa della Natività del Signore”, seguita da due riferimenti espliciti alla gioia: “rendici capaci … di raggiungere le gioie di una così grande salvezza” e “di celebrarle con … lieta esultanza”. Il Prefazio II dell’Avvento dice che “ci rallegriamo per il mistero della sua Natività” e che siamo “esultanti nella sua lode”. L’Antifona di Comunione contiene il gioioso messaggio: “Ecco, il nostro Dio verrà e ci salverà” (cfr. Is 35,4). Due invocazioni nella Benedizione Solenne per l’Avvento si riferiscono alla gioia: la seconda, “possa egli rendervi… gioiosi nella speranza”, e la terza, “Così che, esultando ora con devozione alla venuta del Redentore.”
Testi di Scrittura gioiosi. Nella prima lettura Isaia dice di essere stato mandato “a portare la lieta novella” (Is 61,1) e che “il mio Dio è la gioia dell’anima mia” (Is 61,10); nel Salmo Responsoriale la Beata Vergine Maria prega: “Il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore” (Lc 1,47); e nella seconda lettura San Paolo insiste che dobbiamo “gioire sempre” (1 Ts 5,16). Il vangelo è la gioiosa dichiarazione di Giovanni Battista che è stato mandato da Dio per testimoniare la luce, colui che viene dopo di lui, il Cristo! (Gv 1:7,27).
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