È vero che l’oro è diamagnetico e tungsteno è paramagnetico.

La “suscettibilità magnetica” dei materiali è necessario per quantificare l’effetto.

Ecco una tabella delle suscettibilità magnetiche:

http://www-d0.fnal.gov/hardware/cal/lvps_info/engineering/elementmagn.pdf

Il problema che vedo con questa tecnica è, come si può vedere guardando i valori nella tabella, che ci sono sostanze che hanno suscettibilità centinaia o addirittura migliaia di volte il valore assoluto delle suscettibilità dell’oro e del tungsteno, per non parlare dei materiali ferromagnetici. In altre parole, una piccola impurità nell’oro potrebbe dare lo stesso risultato di una barra intera di tungsteno. Il lingotto potrebbe essere d’oro puro al 99,9% e dare lo stesso risultato del 100% di tungsteno a seconda dell’altro 0,1%.

Inoltre, tenete presente che quando si è verificata la falsificazione del tungsteno, la barra d’oro è stata forata e solo una percentuale della barra d’oro è stata sostituita dal tungsteno. Se, ad esempio, il 30% dell’oro è sostituito dal tungsteno, non si osserverà una forza attrattiva netta sulla barra, considerando la media ponderata delle suscettibilità di segno opposto di oro e tungsteno.

Ci sono altri due problemi importanti con questa tecnica. In primo luogo, l’ossigeno è paramagnetico. Come si può vedere nella tabella, l’ossigeno ha una suscettibilità magnetica molare molto maggiore del tungsteno. Quando la barra d’oro viene posta sopra la bilancia, l’aria contenente ossigeno paramagnetico viene spostata. Questo effetto deve essere considerato. In secondo luogo, bisogna considerare la suscettibilità magnetica dell’involucro di plastica.

Inoltre, il gradiente del campo magnetico (come l’intensità del campo varia con lo spazio) determina la forza, piuttosto che la forza del campo magnetico. Gli esperimenti di suscettibilità magnetica sono spesso parte del corso di laboratorio di chimica fisica. In genere, il campione è sospeso da una bilancia di microgrammi, il campione è tra i poli di un grande elettromagnetico.

Controllare gli echi degli ultrasuoni provenienti dall’interno della barra all’interfaccia oro/tungsteno e misurare la velocità del suono nella barra sono tecniche in uso per escludere barre di tungsteno placcate in oro.

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